Fare filò; racconto e tessitura di libri in stoffa. Il rallentare dei sistemi nell’esperienza tessile e la lezione teatrale come strumento per mettere in scena la drammaturgia relazionale di gruppo

LABORATORI ESPERIENZIALI

CURATO DA: Valentina Fariello

PERCORSI DISPONIBILI:

IN PRESENZA
Seminario intensivo 20 ore

09/10/11 maggio 2025 presso la sede di Lucca

Cosa imparerai – argomenti del corso

La pratica da cui prende il nome il corso ossia il Fare Filò è un’usanza antica utilizzata come appuntamento serale nelle case contadine, nelle aie, nei fienili o nei granai dove le anziane del gruppo avevano l’abitudine di raccontare ai bambini le storie della tradizione mentre insegnavano loro a cucire, a tessere e a filare. L’importanza della tessitura come pratica di allenamento della manualità fine era per le culture contadine di fondamentale importanza. Il fatto che a queste pratiche venissero unite alla narrazione di storie va a denotare come queste culture attingono e vanno a nutrire un importantissimo livello di attenzione per il tramandarsi della cultura orale.

In un’epoca in cui sempre di più siamo invasi da ciò che l’immagine rappresenta di se, andare a ritrovare il senso della evocazione dell’immagine atraverso la parola immaginifica del racconto o della poesia è di vitale nutrimento sia per la qualità immaginale del bambino sia per la nostra capacità di trasmissione di importanti messaggi. Nella pratica del Fare Filò si vanno a nutrire contemporaneamente il livello dell’ascolto e del racconto orale e la arte tattile e sensoriale che messa in continuità con la parola narrata va a disporsi su una riconnessione del sistema connettivale che riceve in questo modo la possibilità di rallentare andando ad allinearsi con una pulsazione interiore emotiva che si dispone come motivo ritmico di esperienza.

Il corso prevede l’esperienza di fare vivere ai partecipanti la possibilità di tradurre in quadri tessili le immagini dei racconti che verranno proposti attraverso diverse tecniche di tessitura e diversi materiali. Si andranno ad esperire gli intrecci ed il macrame, il feltro, la lana cardata, il ricamo. Verra’ proposta la narrazione di Favole antiche della tradizione quali per esempio “L’ondina e la pescaia” dei Fratelli Grimm, andando a ricreare un libro ad immagini del racconto. Andremo quindi ad esperire l’abbassamento della tenzione attraverso questa tecnica e la qualità creativa e la disposizione e l’attitudine all’ascolto che deriva da questa modalità di fare.

Programma in presenza intensivo 20 ore:

Nel corso verranno esperite brevi narrazioni e la possibilità di fare esperienza di differenti qualità dei tessuti e delle filature in modo da avere una chiara distinzione di quelli che possono essere gli stati di coscienza che si esperiscono durante l’attività tessile. Verranno narrate storie con diverse qualità narrative ed all’interno di queste verranno sviluppate per ognuna diverse modalità di narrazione per rendersi conto delle qualità evocative intrinseche della voce e delle trame drammaturgiche.
Verrà quindi proposto un lavoro di creazione di un libro tessile che racconti una storia e verrà proposto di immaginare un progetto narrativo e tattile con i differenti materiali e le differenti tecniche per poter portare un gruppo a vivere l’esperienza dell’aumentare dell’ascolto e della percezione tattile insieme alla qualità della concentrazione.

Dettagli del corso:

Il corso è rivolto a tutti quegli adulti che vogliono ritrovare le solide basi di senso della capacità di trasmettere e ricevere attenzione da un gruppo, sia esso di bambini o di adulti

Rilascio attestato di partecipazione

Il formatore

Valentina Fariello